La fragilità di un soggetto, derivante da una essenza fragile, pone le basi, per chi sia in qualche modo relazionato con lui, per un atteggiamento di cura, affinché ciò che è fragile possa sussistere nel rispetto della sua stessa fragilità. Ancora una volta da una debolezza può nascere una nuova possibilità.
La performance prevede la costruzione di un forno temporaneo con l’uso di carta e argilla all’interno del quale verrà posizionata un’opera fatta a quattro mani da Fiorenza Pancino (Faenza) e Angelo Zilio Gilö (Varese). Raggiunta la temperatura di circa 1000°C si procederà all’apertura del forno con lo spettacolo di fuoco e la rivelazione dell’opera.
Il forno temporaneo che verrà costruito al centro di Piazza Libertà si ispira alla leggendaria Torre di Babele, ma verrà completato in modo differente, rinnovandone il significato.
Con la Torre di Babele tutte le lingue si confondono e le parole non vengono comprese, persino il termine AMORE, concetto più importante della vita dell’essere umano.
Il lavoro di Angelo Zilio e Fiorenza Pancino nasce dalle rovine di questa torre, ma la disposizione dei mattoni del forno non è frutto di un calcolo ingegneristico-strutturale: la struttura segue un andamento simile a quello della vita, fatto di imprevisti e di connessioni.
La scultura rimarrà in esposizione in piazza fino a domenica 25, e troverà poi collocazione in una delle Città della Ceramica italiana.